Come confermato dal suo stesso fondatore, nel corso della sua conferenza Connect, Facebook sta ufficialmente per cambiare nome!
La compagnia specializzata nel mondo dei social network si chiamerà infatti Meta.
Trovate qui di seguito le sue parole, che approfondiscono il fatto che come spiegato al momento la parola Meta rispecchia maggiormente quello che l’azienda punta a essere nel futuro:
“Siamo una compagnia che costruisce tecnologie al fine di connettere. Insieme, possiamo finalmente mettere le persone al centro della nostra tecnologia. E, insieme, abbiamo modo di sbloccare un’economia dei creatore decisamente più grande.”
Al momento, Facebook non rispecchiava quindi gli obiettivi che il colosso si è posto per il futuro, anche se ovviamente ci sarà ancora molto da lavorare, considerando tra le altre cose i recenti investimenti dell’azienda nel suo metaverso e i tempi di sviluppo previsti, di cui vi abbiamo parlato all’interno di questo approfondimento.
Mentre come sappiamo ci vorranno infatti diversi anni per permettere all’azienda di trovarsi a rispecchiare i suoi obiettivi di unione, questo è sicuramente un importante primo passo, che ovviamente riguarda solamente il nome della compagnia, e non intaccherà la piattaforma di Facebook stessa.
Per il momento quindi cambia poco, ciò che cambia è soltanto il nome della società che controlla le piattaforme, mentre il social network continuerà a chiamarsi Facebook.
Nella videoconferenza è stato anche presentato il logo di Meta: è azzurro come quello di Facebook e ricorda il simbolo dell’infinito.
Ma allora perché si è deciso questo cambiamento?
La decisione è arrivata pochi giorni dopo dalla diffusione di numerosi documenti interni forniti a vari giornali americani dalla whistleblower ed ex dipendente dell’azienda Frances Haugen.
I documenti, chiamati “Facebook Papers”, amplificano e raccontano nel dettaglio i fallimenti della dirigenza di Facebook nel contenere la disinformazione e l’incitamento all’odio e alla violenza sulla piattaforma, a volte per carenza di mezzi tecnici, e a volte per non danneggiare i profitti che derivano dall’attività delle persone su Facebook.
Cosa ne pensi di questo cambiamento?
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